Digitalizzazione PA Locali: nuovi avvisi PNRR
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27 Maggio 2024Le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il personale delle funzioni regionali e locali per il triennio 2022/2024 stanno per iniziare. A differenza delle precedenti tornate di rinnovo contrattuale, non è necessario attendere il rinnovo del contratto del personale delle funzioni centrali. Si parte con i comparti delle funzioni locali e regionali per evitare il ritardo nell’aumento dell’indennità di vacanza contrattuale e per migliorare il trattamento economico di questi dipendenti, considerato prioritario.
La Legge di Bilancio 2024 ha fissato il tetto degli oneri per i rinnovi contrattuali, e sono stati compiuti i passaggi preliminari come la stipula del contratto collettivo nazionale quadro e l’adozione della direttiva quadro per i rinnovi contrattuali. Si prevede che entro l’estate sia firmata la preintesa e in autunno il nuovo contratto potrebbe essere stipulato definitivamente. È importante che tutte le amministrazioni costituiscano il fondo necessario senza attendere il rinnovo del contratto. Il CCNL del 16 novembre 2022 impone che il fondo sia costituito entro aprile per evitare inadempienze contrattuali, riconoscendo che siamo nell’ambito del diritto civile e non amministrativo. Esiste una problematica nel rendere più attrattivo il lavoro negli enti locali, i cui dipendenti sono i meno pagati del pubblico impiego, rimanendo nei limiti degli aumenti contrattuali fissati dalla Legge di Bilancio.
Se non verrà modificato il tetto degli aumenti, saranno necessari stratagemmi per incrementare le retribuzioni dei dipendenti. La direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione pone l’accento sulla valorizzazione del merito e della formazione, con un obbligo di partecipazione di almeno 24 ore annuali. Si introducono famiglie professionali e un testo unico delle norme contrattuali. Gli obiettivi includono restare nei limiti delle risorse previste, valutare la possibilità di testi unici contrattuali, valorizzare il merito e le performance dei dipendenti, confermare le relazioni sindacali di partecipazione, aggiornare il rapporto di lavoro, confermare e correggere il lavoro agile e introdurre un moderno welfare aziendale.
La direttiva del comitato di settore prevede aumenti medi di 118 euro lordi al mese, incremento delle risorse per il trattamento economico accessorio, revisione della disciplina del lavoro straordinario, e modifiche alla valutazione del personale. Gli obiettivi sono rendere il lavoro nelle regioni e negli enti locali più attrattivo, contrastando il frequente abbandono dei dipendenti verso altri comparti pubblici. Gli aumenti sono destinati a 403.633 dipendenti che attualmente guadagnano mediamente 30.734 euro lordi annui. I costi aggiuntivi per gli enti sono calcolati in percentuale rispetto al monte salari.
Si prevedono modifiche all’ordinamento professionale per gli incaricati di elevate qualificazioni e una maggiore centralità del welfare integrativo, con un focus su affitti, genitorialità, prestazioni sanitarie, istruzione e mobilità sostenibile. Gli oneri per il patrocinio legale dei dipendenti saranno sostenuti dalle amministrazioni, che sceglieranno gli avvocati difensori con l’approvazione dei dipendenti. Si prevede la redazione di un testo unico delle norme contrattuali per risolvere dubbi interpretativi e applicativi.
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