Con il turno di ballottaggio dello scorso 10 e 11 giugno si è conclusa la tornata di consultazioni amministrative che ha interessato oltre il 40% dei Comuni italiani, portando all’elezione di 3.716 Sindaci e di 42.980 Consiglieri, nonché alla nomina di oltre 11.200 Assessori. A questa considerevole schiera di Amministratori della cosa pubblica vanno i nostri ringraziamenti e i migliori auguri di buon lavoro e una raccomandazione: è l’inizio, la parte più importante del lavoro.

La prima fase del mandato amministrativo si configura come un momento decisivo nella vita dell’Ente, a partire dalla definizione delle Linee programmatiche che devono discendere dal programma elettorale.

La loro corretta declinazione è fondamentale per garantire solidità e organicità a tutto quanto il processo programmatorio e pianificatorio dell’amministrazione, indicando chiaramente gli indirizzi per l’azione di governo e la prospettiva dell’impatto di tali azioni per la collettività, nel corso dell’intero Mandato. La nuova amministrazione è poi immediatamente chiamata a misurarsi con l’impostazione del primo Documento Unico di Programmazione del proprio mandato, quello che andrà a costituire il “prototipo” per i successivi Documenti unici di programmazione.

La coerenza tra le Sezioni del DUP, la costruzione dell’albero delle performance, il collegamento con la creazione del Valore pubblico, l’approccio al tema della misurazione e della rendicontazione dei risultati, costituiscono le fasi necessarie per il percorso volto a una “messa a punto” del processo di programmazione. “Iniziare bene”, quindi, costituisce la premessa fondamentale necessaria a impostare un buon impianto programmatorio e allo stesso tempo a controllare e facilitarne la gestione, dalla “visione di città” fino alla produzione dei servizi per la comunità.