
Limiti alle spese di personale per l’istituzione di elevate qualificazioni
26 Febbraio 2025
Necessità di DPIA per le attività di videosorveglianza
26 Febbraio 2025Il TAR della Campania, Sez. IV, con la sentenza n. 1247 del 17 febbraio 2025, ha stabilito che un ente locale può legittimamente valorizzare, in una procedura comparativa per il passaggio di categoria (da C a D), il solo servizio prestato alle proprie dirette dipendenze.
Secondo il Collegio, questa scelta rientra nella discrezionalità dell’Amministrazione e non è né irragionevole né discriminatoria. Il Legislatore ha infatti previsto che la progressione interna si basi su parametri atti a dimostrare un adeguato livello professionale, garantendo che il meccanismo comparativo sia efficace quanto il concorso pubblico nell’individuare i candidati più meritevoli.
Ogni Ente, nel rispetto dei parametri generali fissati dalla normativa del 2021, può adattare tali criteri alla propria realtà, individuando autonomamente titoli, competenze professionali e titoli di studio rilevanti per le posizioni da coprire. Questi criteri devono essere coerenti con il contratto collettivo applicabile e le esigenze operative dell’ente, assegnando eventualmente punteggi adeguati ai candidati.
La Funzione Pubblica, con il parere prot. 66005/2021, ha confermato che l’amministrazione può stabilire autonomamente i criteri per la progressione interna, purché non risultino manifestamente irragionevoli. Tale procedura è finalizzata a valorizzare l’esperienza e la professionalità dei dipendenti già in servizio, contribuendo all’efficienza della Pubblica Amministrazione.
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