
Trasparenza e privacy: equilibri nelle pubblicazioni
7 Aprile 2025
Senza persone, i Comuni si fermano!
7 Aprile 2025La riforma della Pubblica Amministrazione voluta dal ministro Paolo Zangrillo, recentemente approvata in Consiglio dei Ministri, introduce importanti novità in nome del merito e della trasparenza. Tra i principali cambiamenti, spicca la possibilità di selezionare fino al 30% dei nuovi dirigenti non tramite concorso pubblico, ma attraverso un percorso basato sulle performance lavorative, valutate da una commissione indipendente composta anche da membri esterni all’amministrazione. Un modo per affiancare al concorso tradizionale un sistema più attento alle capacità dimostrate sul campo, e non solo allo studio teorico.
Il nuovo modello, articolato su un percorso di carriera di nove anni, prevede incarichi dirigenziali temporanei con verifiche periodiche e punta a responsabilizzare i dirigenti nella valorizzazione dei talenti interni. Non sarà più possibile ottenere promozioni “per simpatia”, assicura il ministro, grazie a controlli rigorosi e selezioni trasparenti.
La riforma tocca anche il sistema dei premi, ponendo fine alla logica dei bonus distribuiti a pioggia: i riconoscimenti saranno riservati a un massimo del 30% del personale, in base a risultati concreti. Vengono inoltre rivisti gli obiettivi annuali, che dovranno essere fissati entro marzo, e si investe su formazione e leadership, con un piano nazionale già attivo per i dirigenti.
Zangrillo sottolinea che la riforma non si limita a cambiare le regole, ma ambisce a trasformare la cultura organizzativa della PA, ponendo al centro competenze, responsabilità e risultati reali.
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