
Riforma della PA: più merito, meno automatismi e premi solo ai migliori
7 Aprile 2025“Senza persone, i Comuni si fermano!”
Dal recente studio della Fondazione IFEL, presentato durante l’incontro delle ANCI Regionali a Milano, si prospetta una crisi senza precedenti per i Comuni che nei prossimi sette anni potrebbero perdere circa 175.000 dipendenti, aggravando una situazione già critica per il sovraccarico di lavoro.
Le attuali condizioni di lavoro negli Enti locali sono rese sempre più gravose dalla carenza cronica di personale, che si traduce in un aumento del carico di lavoro per i dipendenti rimasti, con un conseguente incremento dello stress e della pressione operativa.
Questa crescita esponenziale del carico di lavoro rappresenta una sfida critica per gli enti locali, che faticano a garantire una gestione efficiente dei servizi pubblici locali.
Le strategie per contrastare lo “svuotamento” delle macchine comunali sono ben delineate:
- Piani di assunzione mirati
- Miglioramento delle condizioni lavorative
- Opportunità di crescita professionale
- Promozione dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata
- Valorizzazione del personale
- Utilizzo di tecnologie avanzate
Attuando queste misure, i comuni possono non solo ridurre il turnover del personale, ma anche attrarre nuovi talenti, migliorando complessivamente la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
Tutte le soluzioni proposte sono certamente efficaci ma con una previsione di realizzazione di medio-lungo termine, mentre è ora il tempo in cui gli Enti devono garantire, con continuità e qualità, i servizi essenziali alla cittadinanza.
Come possiamo intervenire
Guardare all’interno della propria organizzazione è una delle chiavi più efficaci per affrontare il problema della carenza di risorse umane.
Deve essere un approccio che punta a ottimizzare le risorse già esistenti attraverso una profonda riorganizzazione e valorizzazione delle risorse interne e, in prospettiva, a rendere più efficace il reclutamento.
Ecco alcune azioni che possono fare la differenza, attraverso l’analisi dei processi di lavoro:
- Mappare i flussi di lavoro: capire cosa funziona e dove ci sono colli di bottiglia.
- Ascoltare i dipendenti: raccogliere feedback anonimi o tramite focus group per individuare problemi nascosti.
- Identificare sprechi: eliminare attività ridondanti o poco produttive.
La mappatura delle attività lavorative è la rilevazione integrata dei processi e dei procedimenti organizzativi, per l’individuazione delle attività assegnate a Settori/Servizi/Uffici e dipendenti. La mappatura dei processi è un modo “razionale” di individuare e rappresentare tutte le attività dell’Ente per fini diversi: indica sinteticamente il “chifacosa”, consente di verificare la univocità delle attività assegnate e la corretta distribuzione dei compiti e delle responsabilità.
La valutazione della propria organizzazione rappresenta l’elemento fondamentale per avviare le successive azioni di revisione e razionalizzazione, definendo l’ambito organizzativo del singolo settore attraverso la mappatura delle attività lavorative e l’utilizzo delle risorse assegnate.
Cosa può fare Dasein
Dasein ha progettato un percorso di affiancamento finalizzato all’individuazione di un modello organizzativo efficiente ed efficace, tramite l’utilizzo di applicazioni gestionali dedicate.
- Analisi del contesto organizzativo (Assesment organizzativo, Valore Pubblico, Interviste)
- Mappatura delle attività e dei volumi
- Mappatura delle competenze tecniche
- Mappatura delle competenze trasversali (soft skills)
- Fabbisogni formativi e Piani di Formazione
Richiedi un appuntamento e un preventivo per il tuo Ente a info@dasein.it o chiamaci allo 011 2404211.
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