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28 Gennaio 2025Il 14 gennaio 2025, il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha adottato una nuova direttiva sul tema della formazione. Scopri i punti salienti e le ricadute nel tuo Ente!
IN BREVE:
Formazione: Minimo 40 ore pro capite annue a partire dal 2025.
Strategie: Integrazione nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO).
Competenze chiave: Leadership e soft skills, transizioni digitale ed ecologica, etica e trasparenza.
Monitoraggio: Valutazione dell’impatto della formazione sulla performance e sul valore pubblico.
La direttiva enfatizza il ruolo della formazione come leva per il miglioramento delle competenze dei dipendenti pubblici e per l’efficienza della pubblica amministrazione, con un focus su obblighi, responsabilità dirigenziali e strumenti di pianificazione e monitoraggio.
Di seguito le novità principali della direttiva:
Destinatari: ogni dipendente pubblico dovrà completare almeno 40 ore di formazione all’anno. Il piano di formazione deve prevedere una differenziazione della formazione per figure apicali e dipendenti.
PIAO: Le amministrazioni devono pianificare la formazione in funzione delle necessità organizzative e dei fabbisogni formativi, coinvolgendo risorse interne ed esterne.
Aspetti normativi e obbligatorietà:
- La formazione è obbligatoria in diversi ambiti, tra cui sicurezza sul lavoro, prevenzione della corruzione, etica e trasparenza, contratti pubblici, lavoro agile e pianificazione strategica.
- I dirigenti pubblici sono responsabili di garantire il raggiungimento degli obiettivi formativi e possono incorrere in responsabilità disciplinari in caso di mancato adempimento.
Competenze trasversali e strategiche:
- Il documento identifica cinque aree chiave di competenza per i dipendenti pubblici: leadership e soft skills, transizione amministrativa, transizione digitale, transizione ecologica, valori etici e inclusivi.
Monitoraggio e rendicontazione: le amministrazioni devono valutare l’impatto della formazione in termini di crescita individuale, performance organizzativa e valore pubblico.
Implicazioni pratiche per il PIAO
Le amministrazioni devono integrare i principi della direttiva nei Piani Integrati di Attività e Organizzazione (PIAO). Questo richiede una pianificazione formativa che includa l’alfabetizzazione digitale, la sostenibilità e lo sviluppo delle competenze manageriali e trasversali.
Implicazioni pratiche per il Piano di formazione.
Il documento stabilisce che i piani di formazione sono obbligatori, derivano da una rilevazione puntuale delle esigenze formative con responsabilità specifiche per i dirigenti pubblici, che devono:
- Assicurare la partecipazione attiva dei dipendenti.
- Raggiungere il target minimo di 40 ore di formazione pro capite all’anno.
- Pianificare interventi formativi adeguati alle esigenze dell’amministrazione.
Il mancato adempimento degli obblighi formativi può comportare conseguenze disciplinari per i dirigenti responsabili. La nuova Direttiva non è solo un adempimento burocratico, ma una reale opportunità di innovazione per le amministrazioni pubbliche.
Promuovere un ambiente di apprendimento critico e creativo è fondamentale per affrontare le sfide del cambiamento e garantire una pubblica amministrazione efficace e al passo con i tempi.
Approfondimenti utili
Cosa può fare Dasein:
- Rilevazione delle esigenze formative sulla base dell’approccio per competenze (mappatura di competenze tecniche e trasversali possedute dai dipendenti)
- Affiancamento nella predisposizione del piano di formazione e nelle successive attività di monitoraggio e rendicontazione
- Erogazione di attività formative in presenza e a distanza personalizzate a seconda delle esigenze dell’Ente
Richiedi un appuntamento e un preventivo per il tuo Ente a info@dasein.it o chiamaci allo 011 2404211.
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